Musei della Valle dell’Acqua
Lanificio Botto e Villaggio Operaio a Miagliano
La fabbrica nasce nel 1863 per volontà della famiglia Poma che qui installò un grande cotonificio che nel corso degli anni diede lavoro a ben 2150 persone.
I Poma realizzarono, fra i primi nel Biellese, un villaggio operaio e una serie di strutture socio-assistenziali per l’epoca all’avanguardia, oltre alla villa padronale costruita sulla collina detta “Castellazzo” il cui orologio scandiva i ritmi di lavoro del cotonificio.
La grande fabbrica superò entrambe le guerre mondiali ma non seppe aggiornarsi in seguito al boom economico di fine anni ’50, tanto che nel 1958 dovette chiudere i battenti.
Pareva che la vita dello stabilimento dovesse finire e invece nei primi anni ’60 giunsero i fratelli Botto che rilevarono la struttura ed aprirono il Lanificio F.lli Botto.
Vennero apportate delle modifiche per adattare la fabbrica al nuovo utilizzo, si demolirono alcuni fabbricati e se ne costruirono di nuovi.
Per anni qui si produssero tessuti per grandi marchi della moda come Valentino, Dior, Max Mara e tessuti per sedili e interni delle autovetture FIAT, Lancia Alfa Romeo ma anche per molte aziende estere.
Nei primi anni ’90 la scelta di delocalizzare la produzione, pose fine anche alla seconda vita dello stabilimento tessile.
Questa volta però non c’erano nuovi acquirenti e la struttura venne abbandonata.
Fino a quando un signore inglese è riuscito a installare un’attività che recupera le lane autoctone da tutta l’Europa.
Ed ecco che ha preso il via la terza vita della storica fabbrica.
Nel 2008 vi si insedia il Consorzio Biella The Wool Company che ha realizzato il Centro Interregionale Raccolta Lane.
L’Associazione Amici della Lana si occupa invece di promuovere l’operato del Consorzio e la cultura della lana con rappresentazioni e spettacoli teatrali, esibizioni musicali, mostre, workshop, seminari, presentazioni di libri, visite guidate ad alcune strutture della fabbrica.
Ed ecco che le Tre Parche, le tre sorelle della mitologia greca dipinte sul muro frontale della fabbrica, prendono un significato profondo: rappresentano le tre vite dello stabilimento: il cotonificio, il lanificio e la fabbrica della lana e dell’arte.
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Casa natale di Pietro Micca a Sagliano
Pietro Micca nacque ad Andorno in cantone Sagliano il 5 marzo 1677.
Seguendo le tradizioni della famiglia materna, Pietro imparò giovanissimo a lavorare la pietra e divenne scalpellino e minatore nella sua valle.
Per queste sue capacità, a 29 anni, sposato da meno di due anni, con un figlio di quasi un anno, fu chiamato nell’esercito a Torino per la difesa della città contro i Francesi.
Sacrificò la sua vita, minandosi in una galleria nel 1706 e liberando definitivamente l’allora Cittadella di Torino dalle truppe francesi.
Vittorio Amedeo II di Savoia fece corrispondere alla vedova del minatore, un vitalizio di due pani al giorno.
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Museo della Società Operaia di Mutuo Soccorso a Campiglia Cervo
Il Museo della Società Operaia di Mutuo Soccorso nasce nel 2020 su iniziativa del Comune di Campiglia Cervo, nel sontuoso salone di rappresentanza della stessa S.O.M.S.
Espone al pubblico arredamento, oggetti e documenti originali dell’istituzione che è stata il perno della socialità locale per molti decenni dalla sua fondazione nel 1871.
Con l’aiuto di moderne tecnologie vengono raccontate al visitatore le origini degli attuali scontati diritti di mutua, infortunio, previdenza ma anche istruzione e parità sociale.